Sicurezza e Legalità

Comunicato ufficiale:

con riferimento al servizio di Agorà (Rai 3) andato in onda il giorno 08/11/2017, tra le ore 08:00 e le ore 09:30 intitolato “Periferie ad Alta tensione” per il quale sono stati intervistati il Sig. Marco Caruso in qualità di Presidente dell’associazione di volontariato Parco Tibur e la Sig.ra Francesca Cardillo, l’Associazione Parco Tibur prende le dovute distanze da qualsiasi comportamento “fascista” sottolineato durante la diretta di Rai3 e dichiara la NON appartenenza/affiliazione a qualsivoglia partito/realtà politica (destra, sinistra, centro ed estremismi).

Il reale obiettivo della nostra associazione e di tutti i cittadini a cui diamo voce è quello di proteggere, attraverso un monitoraggio attivo, il nostro territorio inteso nel più piccolo, come quartiere, da qualsiasi forma di illecito, reato o crimine perpetrato ai nostri danni da chiunque, indistintamente dall’etnia o credo religioso appartenga.

Dalle nostre interviste complete, si sarebbe dovuto sottolineare il senso di paura che la società sta vivendo nel periodo attuale dovuto ad una poca attenta attività di sorveglianza e sicurezza offerta dalle istituzioni.

E’ chiaro il senso comune di terrore nel quale vivono i cittadini, nella fattispecie i cittadini del nostro territorio, che non si sentono tutelati e messi in sicurezza, bensì buggerati quotidianamente da una politica assolutamente assente.

Durante le interviste abbiamo più volte evidenziato che il problema non sono i campi di accentramento nomadi di per sé, ma la gestione degli stessi e delle persone che vivono i campi, nel particolare quello di Via di Salone, sito vicino le nostre residenze. Il campo menzionato è noto per i suoi roghi tossici sprigionati nell’area e per essere saturo di criminali e delinquenti. Gli stessi che si rendono protagonisti quotidianamente di vari fatti di cronaca, come dimostrato anche dalla maxi retata che ha coinvolto più 100 carabinieri proprio nella giornata del 8/11/2017. E’ certo che nel campo di Salone vivono anche persone perbene.

Noi vogliamo sicurezza e legalità. Controllo e gestione.

Il nostro percorso parte da lontano, con manifestazioni, assemblee pubbliche, confronti per parlare di sicurezza e riqualificazione delle periferie.

Relativamente allo striscione affisso su un muro di Via di Salone possiamo asserire che sono state volutamente scelte parole ‘forti’ da utilizzare al fine di creare interesse ai più alti livelli mediatici ed istituzionali. Cosa che, tra l’altro, è riuscita.

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